Terra del Sole: città ideale? realtà, mito o miraggio?

 Terra del Sole: città ideale, realtà, mito o miraggio?

Da molto tempo (decenni) ci si è convinti che la città fortezza medicea di Terra del Sole sia un unicum architettonico tale da poter essere definito come modello realizzato di «città ideale”.
Ma è veramente così? Come è nata questa convinzione (non solo locale) di urbanistica ideale, compiuta e quindi reale, per Terra del Sole? Da dove è scaturito questo mito che ha generato una aspettativa tale da ipotizzare per Terra del Sole addirittura il riconoscimento da parte dell'UNESCO di “patrimonio mondiale dell'umanità”? In sostanza esistono elementi tangibili per pensare di ottenere una tale "onorificenza" o si tratta di un miraggio irrangiungibile?

Probabilmente il primo vagito della nascita del mito di “città ideale” lo si deve rintracciare in un poderoso saggio storico che ha contribuito a creare localmente l'idea che Terra del Sole sia realmente la materializzazione concreta, tangibile, appunto reale e realizzata del sogno umanistico di armonia e perfezione urbana e quindi sociale e culturale!
Il testo di riferimento è dunque “La città ideale - fortezza della Romagna forentina” a cui si rinvia per l'approfondimento.

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Anche recentemente altri autori locali hanno trattato nelle loro ricerche storiche il tema concettuale di Terra del Sole come modello urbanistico e architettonico di città ideale.
Andrea Bandini,
nel maggio del 2016 sul sito web “rivistasiti”, ha pubblicato un articolo intitolato appunto “Terra del Sole, la città ideale presentando “una raccolta di 170 documenti che raccontano del primo anno dalla fondazione” della città fortezza medicea.
In seguito, nel 2015 e nel 2014, Andrea Bandini assieme ad Antonio Zaccaria hanno pubblicato due loro ricerche storiche: “le origini di Terra del Sole nei documenti dell'epoca” e “La citta del sole nei testi cinquecenteschi” [vedi link].
Gli esiti delle loro ricerche sono stati presentati sulla rivista “Alpe Appennina” nell'aprile 2021 [vedi link]

Nel volumetto intitolato “La Romagna Toscana” di Don Enzo Donatini troviamo una serie di affermazioni che hanno lo scopo di identificare Terra del Sole come una realizzazione urbanistica "d'autore", a "misura d'uomo" e di "città ideale" rinascimentale.

 
«In tutta la Romagna Fiorentina il complesso monumentale che reca più evidente il segno della matrice toscana è indubbiamente la città-fortezza di Terra del Sole: una invenzione spaziale, un nucleo storico omogeneo di nuova fondazione, che incarna nella pietra gli ideali del Rinascimento [1] al punto che è lecito affermare che Terra del Sole sta al ‘500, come Pienza sta al ‘400 [2]. Come, infatti, Pienza fu espressione del genio di Bernardo Rossellino, così anche la “città ideale” [3] voluta da Cosimo I° e progettata da Baldassarre Lanci [4], può definirsi “città d’autore [5]. Terra del Sole costituisce non solo un avanzato modello di architettura militare [6], ma anche un raro esempio di impianto urbanistico “a misura d’uomo” [7], valido anche per i nostri tempi, sia per la disposizione simmetrica e prospettica, sia per il sapiente rapporto tra spazi e volumi.» [Don Enzo Donatini, “La Romagna Toscana, arte e storia”, C.C.I.A.A. Forlì, 1992, p. 6] 

Ci sembra doveroso proporre delle precisazioni su alcuni passaggi del testo citato:
[1] sulla questione del periodo storico denominato “Rinascimento” occorre chiarire il contesto
all'interno del quale si collocano le espressioni culturali, artistiche e scientifiche che lo hanno caretterizzato.
La questione è complessa e lungamente dibattuta da eminenti studiosi e la cosa è di difficile soluzione.
Esistono diverse interpretazioni che restringono e dilatano nel tempo la periodizzazione.
La manualistica tradizionale propone una stagione brevissima del Rinascimento: dal 1454-1490 al 1555, fino
a Filippo II (nel gennaio 1556 diviene re di Spagna e inaugura il secolo d'oro - Filippo muore nel settembre del 1598) e alla Controriforma (Concilio di Trento 1545-63).
In sostanza la manualistica tradizionale considera il Rinascimento ricompreso in un arco di tempo che va dai decenni finali del XIV fino alla metà circa del XVI secolo.
Per Nicola Gardini, autore di Rinascimento, Einaudi, Torino 2010, “
il Rinascimento italiano finisce praticamente con il 1527, cioè con il trauma del Sacco di Roma. Guicciardini rappresenta il culmine del Rinascimento. Lo storicizza addirittura nelle prime pagine della sua Storia d’Italia.”
Per altri studiosi il Rinascimento si sviluppa in un arco temporale più lungo,
dal 1450 al 1620 ed anche oltre includendo l’“età moderna” (secoli XVI-XVIII) fino al 1789, agli albori della “rivoluzione industriale”. L’espressione “rivoluzione industriale” fu coniata da alcuni scrittori francesi del secondo decennio dell’Ottocento, in analogia con la rivoluzione politica scoppiata in Francia nel 1789 .

Sottolineiamo però che le periodizzazioni le inventano i posteri.

[per approfondire vedi Rinascimento o lungo Rinascimento: movimenti e ideologie di Achille Olivieri; Il Rinascimento è mai finito? di Francesco Lamendola; La periodizzazione: che cos'è (I) Una prima, brevissima nota sul significato delle periodizzazioni e La periodizzazione (II): medioevo, età moderna, età contemporanea. Per cominciare a orientarsi tra le date - Università degli studi di Ferrara Dipartimento Studi Umanistici, prof. Paolo Tanganelli]

Il termine “Rinascimento” fu usato per la prima volta da Jacob Burckardt nella sua pubblicazione “La civiltà del rinascimento” (scarica testo in pdf Storia d’Italia Einaudi) del 1860, prima di lui Giorgio Vasari nel descrivere i cambiamenti e le novità che si verificarono a partire dal trecento, usa il termine rinascita.

Il Rinascimento italiano nasce a Firenze, culla della civiltà umanistica e già da tempo centro propulsore delle arti e dei commerci in Italia. Sin da inizio Duecento, il toscano viene visto come l’unica lingua in grado di sostituire, almeno in parte, il latino. Ne parla persino Dante, alla fine del secolo, nel suo De Vulgari Eloquentia. L’ascesa delle famiglie mercantili (i Medici, i Pazzi, gli Albizzi), la voglia di rivaleggiare e di superare le altre capitali italiane (soprattutto Napoli, Mantova, Venezia, Ferrara e Milano) portano i fiorentini ad investire in arte, in cultura, in poesia. Gli intellettuali diventano uno strumento di propaganda, un’utile arma a doppio taglio volta, contemporaneamente, ad elevare lo status di Firenze ed a mostrare la sua superiorità rispetto alle altre città italiane. Sembra quasi che ci sia una cospirazione atta a trasformare Firenze nella nuova Atene. Lorenzo de’ Medici è il più grande di questi “cospiratori”, essendo lui stesso ossessionato dalla tesi secondo la quale il toscano è e, soprattutto, merita di essere l’unica lingua accettabile in Italia, richiamando a sé intellettuali del calibro di Poliziano proprio per rimarcare questa ipotesi che, come tutti sappiamo, diverrà realtà.

Altra considerazione non secondaria da sottolineare è che il Rinascimento è stato in sostanza un movimento intellettuale che ha riguardato solo una piccola minoranza della popolazione composta dalla classe dei nobili e dagli artisti e scienziati a loro mentre le condizioni della gente comune, dei sudditi, rimasero più o meno le stese dei secoli precedenti (medioevo).

Il periodo storico in cui si inserisce la fondazione della
cittadella di Terra del Sole (1564) si colloca nella seconda metà del Cinquecento con il consoladimento della cosiddetta “fortificazione alla moderna” su cui si incardina la sua peculiare architettura urbana di tipo militare con funzioni prevalentemente di rappresentazione e gestione del potere mediceo oltre lo spartiacque apenninico in terra romagnola alla frontiera con lo Stato della Chiesa.

[2] il “confronto” tra Terra del Sole e Pienza è eccessivo e fuorviante - si tratta di due realtà urbane e architettoniche di matrice storico-politica agli antipodi (su questo tema torna utile il contributo dedicato al “dibattito sul concetto di città ideali del Rinascimento”, “Dalla città ideale alla smart city” in “Il mondo degli archivi” del 16 marzo 2014 a cui si rimanda -> 
vedi link - pdf: MdA_STUDI_Simone_Vettore_marzo_2014.pdf);

[3] l’attribuzione di “città ideale” è sempre stata molto cara al Donatini, che ne ha fatto un cliché ormai comunemente accolto e accettato a livello locale ma che non trova nessun riscontro iconografico, storico o letterario attendibile
-> [Dalla città ideale alla smart city. Una riflessione sul ruolo degli archivi, Simone Vettore in Il mondo degli archivi, 2014 vedi link] ;

[4] su Baldassarre Lanci è risaputo e documentato che ebbe solo un incarico - tardivo, a costruzione avanzata - per questioni fluviali e che, i rilievi e i disegni di cantiere per la costruzione di Terra del Sole si devono a Giovanni Camerini, allievo e discepolo del primo ingegnere militare di Cosimo, Giovanbattista Belluzzi, detto il Sanmarino;

[5] sulla questione dell’autore di Terra del Sole si deve rimarcare che la documentazione storica attribuisce, ormai senza ombra di dubbio, allo stesso duca il ruolo di “designatore” e “disegnatore” (decisore e autore) della “fabbrica del Sole”;

[6] il modello di architettura militare - il cosiddetto sistema di “fortificazione alla moderna” o “fortificazione bastionata” - attribuito a Terra del Sole è un modulo utilizzato in tanti territori, siti di località fortificate o di nuova fortificazione difensiva sia in Italia che all'estero;

[7] sulla questione di “città a misura d’uomo” occorre sicuramente ammettere che è un concetto affascinante e di forte richiamo ma storicamente forzato in quanto ben poco può essere riconducibile - sia traendo dai trattati dell’epoca sia da analisi e studi recenti - al tema dell’ideale urbano in termini storici, architettonici, urbanistici, sociali e culturali. -
> [vedi link]
Terra del Sole è stata soprattutto un avamposto di frontiera per contrastare il banditismo e il contrabbando, deposito militare di grano e sale, oltre ad essere stata per almeno due secoli una città tribunale.
Sui punti [7], [3], [5] e [6] si potrebbe comunque dedicare una riflessione più ampia per ipotizzare la progettazione di attività ed eventi socio-culturali, formativi, didattici, di studio ed approfondimento per diversi ambiti con interessanti ricadute in termini turistici.

    Tra il 2020 e la primavera del 2022 si prometteva di candidare all'Unesco Terra del Sole quale "Patrimonio mondiale dell'umanità" (come era già successo anche anni prima)!!!
-> [vedi link]

Concetto di città ideale