L'essenziale è invisibile agli occhi
(Antoine de Saint-Exupéry, il piccolo principe)

L'occhiello di copertina proponeva un titolo più attraente: "Terra del Sole gioiello del rinascimento". (vedi articolo in PDF)
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«Sulla destra ci sono alberi e cespugli. A sinistra c'è lo spigolo di un muro, che scompare in un terrapieno. La strada passa nel mezzo, è stretta e dritta: da un lato quanto dall'altro non si vede che un muro anonimo e chi viene in automobile dal lungo viale di Castrocaro per andare a Forlì si concentra nella guida, sperando soltanto di levarsi dall'abitato per recuperare finalmente gli spazi aperti della campagna. Per
fortuna la strettoia è piuttosto breve, poco più di quattrocento metri:
nonostante il traffico, si è ben presto fuori. Il sollievo è legittimo,
ma l'incredibile verità è che in quei pochi minuti ci si è persi il
borgo di Terra del Sole, gioiello del Rinascimento, fascino di una
urbanistica che era - e non sarebbe più stata - armonia totale di un
pensiero e di una funzione. Perché si sia voluto eclissare, così accuratamente, un centro storico che dovrebbe essere offerto nella massima evidenza, è un mistero tutto italiano, tanto più che il governo - sia pure con quattro secoli di ritardo - ne ha riconosciuto il "notevole interesse pubblico" [vedi pagina dedicata] addirittura con un decreto ministeriale in data 26 agosto 1965.
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pianta di Terra del Sole - dettaglio - 1740 |
La pianta del borgo è un rettangolo, racchiuso da una cinta di mura. Due sole, in origine, erano le porte di accesso alla metà dei lati minori, una a sud verso Firenze, una a nord verso Forlì, ciscuna vigilata da un massiccio fortilizio. Tra l'una e l'altra corre la strada.
Il borgo non si vede perché il traffico
passa esclusivamente su una parallela della strada maestra, il "cardo" delle città romane, e lungo la strada si allineano le case di due quartieri, divisi da una grande piazza d'armi dove si fronteggiano la chiesa ad oriente e il palazzo Pretorio a occidente: c'era tutto, in simmetria e armoniosa esposizione.
E c'è ancora. Ma non si vede perché il traffico passa esclusivamente su una prallela della strada maestra, entrando e
uscendo attraverso due breccie aperte nella cinta delle mura tra le
porte e gli speroni occidentali. È questione di pochi metri, ma
porte e fortilizi sono occultati da una cortina di alberi, come il
profilo delle mura che pure si stendono, ancora in ottimo stato di
conservazione, subito dopo.
Si arriva alla piazza, il palazzo Pretorio sfila a pochi metri, ma proprio perché ci si trova così sotto non è possibile riconoscerlo per monumento, la chiesa appare soltanto di sfuggita, poi si va in buca come prima.
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L'avventura è brevissima quanto il percorso. Il quartiere a sud del borgo Fiorentino, è lungo 95 metri, quello a nord, detto borgo Romano, appena 90, poi non resta che l'uscita e nessuno si è accorto di niente: patetico e significativo, in proposito, il titolo che è stato dato a un progetto di restauro che giace da tempo in attesa di finanziamento e che dice soltanto Terra del Sole città invisibile, quasi invocando un disperato "habemus corpus" senza precedenti nella storia del diritto e forse anche in quella dell'ordinaria follia nazionale.

L'impianto è intatto, nel perimetro originario delle mura ripartite sui quattro bastioni di Santa Maria, Santa Reparata, Sant'Andrea e San Martino. [...]»


• il degrado subito nel tempo dalle emergenze architettoniche,
• la vegetazione che ricopre le mura,
• il rettifilo della strada "maestra" che, attraverso il "taglio delle mura", creando un asse di scorrimento veloce, "trapassa" la fortezza rendendola invisibile.
«Terra del Sole non è "visibile", è nascosta e per vederla, per capirla, bisogna forse sorvolarla per riconoscerne la forma disegnata ... Terra del Sole deve invece poter essere percepita, visitata e conosciuta con maggior facilità: per questo il progetto che si propone vuole rendere Terra del Sole nuovamente "CITTÀ VISIBILE"».
Quasi un centinaio le pagine di Relazione, undici elaborati grafici di progetto, un computo metrico estimativo di massima degli interventi progettuali.
Il confronto pubblico, una sorta di percorso partecipativo "ante litteram", raccolse critiche e proposte ma, i tempi politico-amministrativi e la scarsità di risorse pubbliche non produssero nel breve periodo soluzioni praticabili.
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Viabilità principale attuale - taglio delle mura |
Si giunse al 1991 con un "progetto generale", finanziato dall'amministrazione provinciale di Forlì, "finalizzato al restauro, recupero e valorizzazione del sistema fortificato della valle del Montone - Acqucheta, comprendente come poli principali la fortezza medicea di Terra del Sole e la rocca di Castrocaro".
Progettista incaricato il Prof. Arch. Romeo Ballardini Ordinario di Restauro Architettonico dell'Università di Venezia.
Con questa nuova impostazione di "ampliamento territoriale" di studio, analisi e progettazione si prospettavano maggiori e migliori soluzioni economico finanziarie nella speranza di coinvolgere più amministrazioni locali, la stessa Provincia, la Regione Emilia-Romagna e potenzialmente anche lo Stato attraverso la Soprintendenza e quindi il Ministero dei Beni Culturali.Dal 1989 al '91 gli Architetti Antonio Fiorini, Monica Mason, Rita Mattei, Guido Arfelli, Arnaldo Montacuti e l'Ing. Guido Ragazzini del team dell'Arch. Ballardini esegue rilievi di tutte le strutture fortificate, torri, castelli, rocche e di altre emergenze materiali storiche (chiese, monasteri ed edifici rurali pregevoli), sorte nel corso dei secoli nella vallata nell'entroterra forlivese.
Lo studio venne svolto attraverso fonti iconografiche e di archivio e comprese anche la viabilità storica della Romagna fiorentina. Ne emerse un "quadro non molto soddisfacente sullo stato di conservazione" degli insediamenti storici, in particolare di quelli militari, abbandonati, fortemente degradati o addirittura distrutti dall'uomo.Punti salienti del progetto per Terra del Sole: restauro materiale delle Mura; chiusura del "taglio delle mura" dal lato di porta fiorentina, rivalutazione delle antiche porte come accessi pedonali alla città; percorso di ronda con la costruzione di due passerelle sopra i tagli delle mura con la sistemazione a verde pubblico dei quattro bastioni e utilizzo ricreativo culturale dell'edificio e delle casematte del bastione di Santa Maria (...).
I costi complessivi previsti per tutti gli interventi di restauro - comprensivi di rilievi, progetti, compensi ma soprattutto opere edilizie (sia relativi a Terra del Sole, a Castrocaro e ai centri della Valle del Montone) vennero stimati in £ 49milioni e mezzo di cui
£ 29milioni circa solo per Terra del Sole. Altri £ 13milioni e mezzo erano previsti per gli interventi di restauro a Castrocaro e £ 7milioni circa per le opere fortificate degli altri centri della valle. Anche se gli interventi per la città fortificata medicea erano stati divisi in 6 "lotti" (più altri 2 "lotti" per Castrocaro) programmabili in diverse annualità, si trattava comunque di cifre improponibili per un ente locale di piccole dimensioni come quello di Castrocaro Terme e Terra del Sole che non disponeva di risorse economiche così ingenti dovendo anche prevedere altre opere pubbliche. Si poteva, anzi si sperava nell'interessamento dello Stato e di istituti bancari, e le promesse politiche, spesso in occasione di campagne elettorali, non mancavano ma gli esiti, per diversi motivi andarono delusi.
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vedi testo |
Storici di fama internazionale erano coinvolti nel delineare i percorsi attuattivi: Adriano Prosperi, Elena Fasano Guarini, Pier Luigi Cervellati, solo per citarne alcuni. Parte dei finanziamenti erano stati erogati ma il cambio politico della maggioranza fece naufragare il tutto.
Nell'estate del 1992 la rivista ART E DOSSIER nella rubrica "LA PAGINA NERA"dedicò a Terra del Sole un lungo articolo dal titolo quasi simbolico "LE SEGRETE DI ELIOPOLI" [link] a firma di Fabio Isman [vedi testo]
Dal 1987 (ma anche da prima) in poi sia l'ente locale sia i tanti volenterosi concittadini impegnati nel volontariato per la valorizzazione del proprio paese, si sono adoperati per coinvolgere nel recupero dei propri Beni Culturali ogni livello istituzionale (da quello regionale a quello nazionale) e privato (banche, imprese). Occorre ammettere che qualche briciola è stata raccolta ma da all'ora in cui si proponeva, o forse si sognava e si riponevano speranze per rendere la città-fortezza medicea di Terra del Sole "visibile" e "appetibile" sopratutto come un nuovo potenziale "prodotto turistico culturale", di tutte quelle indicazioni progettuali, dettagliatamente documentate, ancora oggi, a metà 2022 si è realizzato ben poco!
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lato breccia verso Forlì - muro di recinzione ribassato |
Nel tratto stradale verso la breccia sul lato forlivese il muro di recinzione è stato ribassato; ora è visibile tutto il fianco ovest del palazzo Pretorio. Alcune porzioni di cinta muraria sono state restaurate.
La maggior parte delle mura sono in uno stato deprecabile: arbusti selatici crescono tra i mattoni del rivestimento esterno contribuendo ai cedimenti strutturali che ne minano la stabilità; piante ad alto fusto ne nascondono la vista.
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il "taglio delle mura" ripreso dal ballatoio del Castello di Porta Romana; oltre la strada si intravede l'aera esterna del Bastione di Santa Maria |
A ridosso della cinta muraria insistono ancora recinzioni e capanni abusivi. Sul lato verso il fiume Montone ampi tratti di muraglia sono minacciati da rovine e crolli continui.
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Bastione di Sant'Andrea ripreso dalla Via del Mulino |
Per tutto il resto le cose sono forse peggiorate. All'interno
dell'abitato sia i due borghi maggiori che gli stradelli secondari sono
invasi da auto in sosta. Molti edifici di ampie dimensioni sono in
totale abbandono. ...
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i borghi maggiori oggi |
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borgo fiorentino (borgo di sopra) anni '60 |
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borgo romano (borgo di sotto) anni '60 |
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borgo fiorentino anni '70 |
Incuria, abbandono, degrado ...
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bastione di Santa Reparata con il tratto esposto verso Castrocaro restaurato e quello verso monte in totale degrado |
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aggressione di piante selavatiche e cedimenti strutturali, tratto di mura verso il fiume Montone |
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aggressione di piante selavatiche e cedimenti strutturali, tratto di mura verso il fiume Montone |
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aggressione di piante selavatiche e cedimenti strutturali, tratto di mura verso il fiume Montone |
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a ridosso del bastione di San Martino costruzioni abusive di capanni agricoli in area di tutela |
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camminamento di ronda Castello di porta romana |
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ampia area privata in abbandono |
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fabbricati e corte di proprietà di istituto di credito in abbandono |
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Bastione di Santa Maria |
Il taglio delle mura medicee ha alterato l'impianto urbanistico originario della cittadella fortificata di Terra del Sole, trasformando la percezione di città murata, fatta edificare ex-novo da Cosimo I de' Medici nel 1564.