Un tempo senza storia - la distruzione del passato - Adriano Prosperi

«(...) Quello nel passato non è il viaggio dell'erudito, è il balzo di tigre di chi è minacciato da un pericolo mortale. È allora che si riapre il contatto con le ombre del passato e si riattiva il ponte tra i vivi e i morti. Un ponte che oggi sembra interrotto, scomparso dalla vista, come perduto nella nebbia. (...)»

(Adriano Prosperi "Un tempo senza storia - la distruzione del passato"; p. 115; Einaudi, 2021)


«Si moltiplicano i segnali d'allarme sulla perdita di memoria collettiva e di ignoranza della nostra storia. Nella realtà italiana di oggi c'è un passato che sembra dimenticato. E il peso dell'oblio è qui forse piú forte che altrove. Ma che cosa significa liberarsi dal peso del passato?»

«Per squarciare le nebbie all'orizzonte, soprattutto nella pandemia mondiale, occorre ricostruire il pote tra vivi e morti. Prosperi vi contribuisce con un libro indignato, stimolante e molto dotto» - Simonetta Fiori, Robinson

Questo libro è, al medesimo tempo, un'apologia della storia e uno sguardo preoccupato sulla società dell'oblio in cui viviamo. Una società dove la storia, come disciplina, è vituperata e marginalizzata. E dove dimenticare il passato è un fenomeno connesso alla scomparsa del futuro nella prospettiva delle nuove generazioni, mentre le rinascenti mitologie nazistoidi si legano all'odio nei confronti di chi viene «da fuori». E tuttavia l'offuscarsi della coscienza e della conoscenza storica sembra passare quasi inavvertito. Per cercare di capire come siamo arrivati a questo punto, e per superare questa indifferenza sul tema, Adriano Prosperi propone qui una riflessione sul ruolo della memoria e della storia nella nostra tradizione.

Prosperi: “L’oblio della memoria ci condanna a rivivere gli orrori del passato.
Adriano Prosperi nel suo ultimo saggio denuncia con preoccupazione la perdita di memoria collettiva della nostra società. Lo abbiamo intervistato.
(MicroMega 22 Marzo 2021) [leggi tutto]