FARE MEMORIA DEL QUOTIDIANO DELLA GENTE COMUNE IN TEMPO DI CORONVIRUS

“L’essenziale è invisibile agli occhi”, ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.

FARE MEMORIA DEL QUOTIDIANO DELLA GENTE COMUNE IN TEMPO DI CORONVIRUS 

ANCHE QUESTO PUO' ESSERE IL RUOLO DEGLI ARCHIVI STORICI 

«(…) A causa della pandemia globale di Covid-19, la maggior parte dell'umanità è chiamata a praticare una forma di confinamento e affronta la riduzione delle proprie libertà individuali. (…) l’attuale crisi sanitaria colpisce in particolare le classi sociali che di solito sono invisibili (…)

Per non riprodurre una storia del dominante, è essenziale preservare la memoria della gente comune: cassiere, genitori, postino, badanti, lavoratori, agente Trasporto, camionista, prigioniero, infermiere, lavoratore migrante, rifugiato o bambino; in altre parole, raccogliere storie di cittadini e non attenersi solo ai documenti amministrativi. (...)»

[tratto da https://www.liberation.fr/debats/2020/04/25/covid-19-pour-une-memoire-ordinaire-de-l-extraordinaire_1786299]

"Questa crisi rende visibili quelli che di solito sono invisibili"

«(...) La crisi che stiamo attraversando sta rendendo visibili coloro che sono normalmente invisibili nel funzionamento sociale del nostro paese. La nostra società è quasi ferma, limitata alle sue funzioni essenziali: proteggere, prendersi cura, nutrire. Ci sono interi mestieri che sono fuori mentre la maggior parte di noi è dentro: cassieri, addetti alle consegne, badanti, bidoni della spazzatura, gendarmi e polizia, fornai ... Sono i primi ad andare sulla corda: come in montagna, assicurano gli altri per la loro sopravvivenza. (...)»

[Tratto da: https://www.liberation.fr/france/2020/03/24/cette-crise-rend-visibles-ceux-qui-sont-d-ordinaire-invisibles_1782955]