[Ordine delle comunità di far la visita de’ confini del di 12 aprile 1570 ab inc., in Legislazione toscana, Vii, p. 21]
Nel 1542, fu inviato a Castrocaro da Cosimo I, con la carica di Capitano e commissario un uomo di lunga pratica nel governo del dominio: Luigi Guicciardini, che svolse l’incarico straordinario di progettare e riorganizzare la provincia della Romagna Fiorentina.
Il progetto del Guicciardini fu convertito molto rapidamente in una provvisione emanata dal Senato dei Quarantotto il 23 agosto 1542.
Col
“Bando sopra i rettori che vanno in officio” del 23 febbraio 1546
veniva rilevata in modo particolare l’importanza del Capitanato di
Castrocaro “et perchè questo Commissario ha bisogno di maggior forza per
risiedere in luogo dove conversa spesso copia di banditi e di persone
pericolose e per dovere aver sempre l’occhio alla salute e al quieto et
pacifico vivere in tutta la provincia di Romagna.”
Tenuto conto dell’ampiezza e dell’impervietà del territoro di sua giurisdizione, “dove conversa spesso copia di banditi e di persone pericolose”, fu posto al suo servizio anche un bargello con otto sbirri
Cosimo I tornò ad occuparsi della Romagna fiorentina nel 1564 per costruirvi una città-fortezza di nuova fondazione. Terra del Sole venne edificata in prossimità del fiume Montone sul confine con lo Stato pontificio per creare una maggior difesa contro il contrabbando e il banditismo. La posizione strategica della cittadella fortificata era funzionale al controllo sui traffici del contrabbando (grano, biade e sale) gestito dalle famiglie di “maggior potere” mediante il ricorso all’operato di banditi.
Dal 1570 il Granduca di Toscana impone alle comunità di frontiera il compito di compiere una visita annuale dei confini di Stato sotto il controllo dei Podestà di sua fiducia e nomina.
• pannello mostra 1
• Le Valli Transpennine
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