Ill.mo s.r And[re]a Arrighetti Sen[ato]re, e Prov[edito]re G[enera]le delle fortezze, e fabbriche p[er] S.A.S.
In esecuzione dell’ordine di V.S. Ill.ma mi sono trasferito alla Terra d[e]l Sole p[er] dovere riconoscere i danni che
non solo ha patito d[ett]o luogo p[er] causa de tremoti ultimam[en]te seguiti, ma altri ancora nominati nell’inclusa
instruzione, e p[er]ciò arrivato prima a d[ett]a Terra d[e]l Sole insieme col sig.r Gio[vanni] Zati Prov[edito]re di
d[ett]o luogo, e m[aest]ro Fran[ces]co muratore d[e]l med[esi]mo ho visitato prima tutta la fortezza tanto di fuori che
di drento, e visto come nel mastio dove habita il s.r Maggiore, nella stanza de Pozzi dove si vede che la muraglia à
patito essendosi allargata verso la strada, sarà necessario p[er] levare ogni pericolo di rovina incatenare la trave dove
è impostato l’arco che regge il tetto della soffitta, che è sopra detta stanza con mettervi li suoi staffoni, e paletti di
ferro secondo il solito quali paletti sieno lunghi almeno b[racci]a 1 2/3, e nella med[esi]ma soffitta rasente la
muraglia che risguarda verso Monte Poggioli vi se ne doverrà mettere un altra di castagno, ò quercia, con sue staffe,
e paletti come sopra, acciò gli screpoli, e fessure che vi sono non si allargheno di vantaggio mà restino nel grado che
sono, e sotto a d[ett]a soffitta nella pred[ett]a stanza si doverrà rifare l’arco della finestra, che tutto secondo i calcoli
fatti, si crede che la spesa ascenderà a s[cudi] venti. S[cudi] 20.
Nella cantonata del med[esi]mo mastio dove è la colombaia pure verso Monte Poggioli dove si vede che la muraglia
ha fatto un buono screpolo, et ha patito, e perciò sop[r]a la finestra che reguarda verso d[ett]o Monte vi si metterà un
altra catena che sia di lunghezza di b[racci]a 12 della med[esi]ma qualità della sopra detta acciò venghi a tinere
insieme d[ett]a muraglia, e mantenerla, et assicurarla da ogni pericolo di rovina, con rifare ancora sotto a detta
colombaia un pezzo di muro di 0/4 che quasi rovinato con rifare ancora parte della volta che gli è sopra, il parapetto
della finestra e l’arco della medesima che in tutto sarà una spesa di s[cudi] quindeci incirca. S[cudi] 15.
Nel med[esi]mo mastio, nella soffitta sop[r]a la stanza dove è il forno vi è ancora lì necessario il mettervi un altra
catena, che venga a essere sopra l’uscio che va sop[r]a al corredoio quale sarà lunga b[raccia] 11, pure della
med[esi]ma qualità dell’altre, e questa la fermerà p[er] la parte di fuora col suo paletto, e per la parte di drento la
fermerà con sue staffe, nella trave che è nella camera avanti a detta stanza, si doverrà ancora rifare l’arco che è
sop[r]a d[ett]o uscio p[er] essere rovinato affatto, e tutto si farà con spesa di s[cudi] quindici. S[cudi] 15.
E per ultimo nel med[esi]mo si doverrà rifarvi n.o 4 cammini e rimettere al tetto tutti i tegoli et embrici rotti p[er]
causa della loro rovina, e ristuccare alcuni screpoli fatti p[er] cagione di d[ett]i tremoti, e rifare un pezzo di parapetto
al corridoio il tutto con spesa di s[cudi] 12.
Nel mastio sop[r]a l’entrata della d[ett]a fortezza dove abita il s.r Tenen[t]e, nella stanza della armeria p[er] essere
rovinato affatto un pezzo di volta di longhezza di b[raccia] 13, e larga b[raccia] 9, q[ues]ta ancora si doverrà rifare
nel modo che stava p[ri]ma di mattone p[er] coltello, con mettervi però da pié, e da capo le sue catene della qualità dell’altre, acciò li tenghino levata, havendo la muraglia de fianchi alquanto patito, con arricciarla et intonacarla come
p[ri]ma, e q[ues]to si farà con spesa di s[cudi] cinquanta. S[cudi] 50.
Vi si doverrà ancora rifare n.o 7 cammini rovinati, et resarcire il tetto con mettervi embrici, e tegolini rotti p[er]
causa de su[ddett]i cammini, et ristuccare alcuni screpoli il tutto con spesa di s[cudi] dieci. S[cudi] 10.
Visitato ancora le case e quartieri che s’appigionano dallo Scritt[oi]o delle fortezze, e visto esservi rovinato quasi
tutti i cammini quali hanno rotto di molto lavoro sarà bene il rifarli, et ricoprire di tetti, essendo ancora in una di
d[ett]e case necessario il rimettervi una trave di b[raccia] 13 in inc[irc]a, e due nella casa dove abita il sig.r
Proved[ito]re di b[raccia] 9 l’una che in tutto farà una spesa di s[cudi] quaranta. S[cudi] 40.
Visitato ancora il magazzino d[e]l legname, e visto esservi bisogno di rimettervi una trave, che p[er] essere fradicia
porta pericolo di rovina, con spesa di s[cudi] cinque. S[cudi] 5.
E questo è quanto ho trovato esservi di necessità il farsi in d[ett]a fortezza prontamente, acciò possa mantenersi in
buono stato. S[cudi] 167.
Ordini p[er] Monte Poggioli
Trasferitomi poi in d[ett]o luogo col med[esi]mo s.r Prov[edito]re, e m[aest]ro Fran[ces]co muratore p[er]
reconoscere i danni patiti p[er] la sud[dett]a causa, e visto come sarebbe di grandiss[i]mo utile a quel luogo il levare
la banderuola d[e]l lione che vi è, che p[er] essere grave più di g[ran]i 1000, et anco spiccato in due luoghi dal palo, à
cagionato che il med[esim]o palo nello scrollare che ha fatto, ha fatto buona apertura, nel luogo dove è fisso nella
quale entra l’acqua, et infradicia il muro di d[ett]a rocca onde sarei di parere come detto di levarla affatto, e porvene
un altra di lamiera più leggiera, sarà pero necessario il fare risarcire il tetto, e rifare il cammino che è rovinato, che
sarà una spesa senza rifarvi altra banderuola di s[cudi] quattro. S[cudi] 4.
Si doverrà ancora fare rivedere, et retrovare i condotti che conducono l’acqua nella ci[s]terna, che p[er] essere tutti
ripieni l’acque le smaltiscono p[er] le muraglie con molto loro danno, e questo si farà con spesa di s[cudi] cinque.
S[cudi] 5.
Scudi 9.
Ordini p[er] la rocca di Castro Caro
Ho visitato ancora la rocca di Castro Caro insieme con li medesimi, e riconosciuto come ne quartieri di sop[r]a vi
sono due stanze quale sono in cattivissimo stato, essendo tutte aperte, che nella p[ri]ma essendo andato giù una parte
di muro, et indebolito parte d[e]l restante, q[ues]to si doverrà disfarlo sino che si trova il buono, e rifarlo alto quanto
quello che gli è all’incontro, con fare piovere l’acque la metà p[er] banda già che p[ri]ma pioveva tutta verso la Terra
d[e]l Sole, chuoprire il suo tetto come p[ri]ma, et nell’altra stanza che gli è accanto dove è il cammino, et acquaio,
havendo ancora lì il muro verso la parte di fuora patito assai, converrà refarne un pezzo dal tetto sino in terra,
arrivando sino allo stipito della finestra a mano dritta, che bene si conosce esservene restato d[e]l buono, che quello
che è infettato sarà una larghezza di b[raccia] 7 et alto b[raccia] 8, con serrare la finestra col pred[ett]o muro e refarla
dove è l’acquaio, il si crede che sarà una spesa c[irc]a s[cudi] cinquanta. S[cudi] 50.
Sarei ben di parere che p[er] non vi essere di bisogno delle pred[ett]e due stanze, il danaro che vi si inpiegherà p[er]
risarcerle potesse servire, a resarcire altri quartieri più bassi quali ne hanno ancora loro di bisogno, e smantellare, e
demolire affatto le d[ett]e due stanze, con servirsi delle coperte, o altro p[er] detto servizio che in questo mi rimetto a
V.S. Ill.ma.
Alla sommità della med[esi]ma rocca al piano delle stanze dove è la monizione, et armeria vi sono n.o 6 sporti che
sono quasi staccati affatto dalla muraglia pericolosi di fare anco rovinare il tetto, che gli è sop[r]a, vi si farà perciò un
pilastro drento sul sodo, con mettervi una piana che posi sop[r]a esso, et l’altra lo fermi nel muro che è saldo, acciò
regga la trave, e correnti che reggono il tetto con spesa di s[cudi] sei. S[cudi] 6.
La cantonata dove è il forno che minaccia rovina bisogna rifarla di nuovo della medesima grossezza con spesa di
s[cudi] quattordici. S[cudi] 14.
Nelle stanze d[e]l Tenen[t]e p[er] la parte di fuora, p[er] essere il muro tutto spellato, et anco in qualche luogo
sfondato si doverrà resarcire con spesa di s[cudi] quattordici. S[cudi] 14.
Scudi 84.
Ordini p[er] il fiume Montone.
Visitato ancora col med[esi]mo s.r Prov[edito]re et altri il fiume Montone, e visto che i lavori stativi fatti sino ad ora,
hanno fatto molto utile, ma per esservene alcuni voti, sarà bene il farli rempiere; e p[er]ché p[er] la parte di sotto il
d[ett]o fiume ha cominciato a rodere l’argine, e d[e]l continovo lo va rodendo, e p[er] levarsi l’occasione di andare
più havanti con la rosa ho perciò ordinato che vi si faccia n.o 8 pescaioletti di b[raccia] 15 l’uno, comenciando p[er]
b[raccia] 80 sotto il p[ri]mo fattovi poco fa, quali vadino secondo il corso dell’acqua fabbricati della med[esi]ma
qualità di quello che vi è di presente, e p[er] quanto tengono detti ripari si farà sgrottare, e ridurre a scarpa la via, che
ora p[er] molto ritta va d[e]l continovo franando, et tutto si farà con spesa di s[cudi] cento cenquanta sei inc[irc]a;
dico s[cudi] 156.
Sarà inoltre necessarissimo il farvi fare una cotta di carcina prontam[en]te p[er] potersene servire a detti bisogni, e
con l’occasione di havere visto la fornace dove deve farsi, ho osservato, che in una vi è bisogno di refarvi un pezzo
di spalla di larghezza di b[raccia] 7, alta b[raccia] 6 con rassettare ancora la breca di essa, e questo vi è necessario
p[er] potere quocervi d[ett]o lavoro con spesa di s[cudi] otto. S[cudi] 8.
È necessario ancora remettervi una trave di b[raccia] 12 p[er] mantenere la coperta, che p[er] essere fradicia pericola
di rovinare con spesa di s[cudi] 5.
Scudi 13.
Ho visitato ancora come da lei mi fu ordinato la rocca e fortezza di Modigliana, nella quale è d[e]l male assai ma
p[er] essere come lei mi dice negozio che attiene al Mag[istra]to de SS.ri Capit[a]ni di Parte ne farò relazione al
med[esi]mo acciò possa rappresentare il tutto a S.A.S., e questo è quanto etc. Rimett[endo]mi ad ogni etc. e li fo
reverenza.
Casa li 23 Aprile 1661.
Di V.S. Ill.ma
Serv[itor]e dev[otissi]mo Rodolfo Giamberti
Alla quale soggiungo, che li sud[dett]i 8 pescaioli ordinati al fiume Montone, devono essere distanti l’uno dall’altro
b[racci]a 40.
Ristretto di tutta la spesa
p[er] la Terra d[e]l Sole s[cudi] 167
p[er] Monte Poggioli s[cudi] 9
p[er] la rocca di Castro Caro s[cudi] 84
p[er] il fiume Montone s[cudi] 156
p[er] le fornace s[cudi] 13
In tutto somma s[cudi] 429