Terremoto del 22 marzo 1661, danni a Castrocaro

In conformità dei comandi delle Signorie Vostre Illustrissime, in ordine al supplicato trasmessomi del dott. Pietro Vicchi da Castrocaro, vi dico che mi sono trasferito alla casa di sua abitazione, insieme con Bast[iano] Balducci, e Bast[iano] Biondi rappresentante la Comunità di Castrocaro e Terra del Sole, e veduto quella casa in più parti haversi patito travaglio del terremoto seguito al dì 22 marzo 1660 al fiorentino [in stile fiorentino dell’incarnazione, ma 1661] e fra le altre perché detta casa è posata alle mura castellane in su degli steccati dove si vede che quella parte di muraglia castellana ha fatto qualche crepatura, et in specie si è staccata e slontanata in fuori e senza pronto rimedio cadrebbe con danno maggiore della casa del dottore.
Però mentre egli asserisce rifare detta muraglia castellana a sue spese sarei di parere che se li dovesse concedere la licenzia che egli domanda per essere cosa molto favorevole [...].
Le faccio reverenza della Terra del Sole, li 16 luglio 1661.
Giovanni Zati

(Archivio di Stato di Firenze, Capitani di parte guelfa, numeri neri, Suppliche, filza 832 (1661), n.209, Lettera del provveditore di Romagna Giovanni Zati ai Capitani di parte relativa allo stato di una casa di Castrocaro danneggiata dal terremoto del 22 marzo 1661, Terra del Sole 16 luglio 1661)