II modello: la fortezza di Domenico Mora
![]() |
desegno del modoche se pò salvare la fanteria contro la cavalleria ASF, Piante Miscellanea Medicea; F.93, ins.4, c.281 |
A questo indizio così importante per rintracciare quale fosse e a chi si dovesse attribuire un primo progetto di Terra del Sole, si aggiunge un’ulteriore documento: lo schizzo intitolato “desegno del modo che si po’ salvare la fanteria cotro la cavalleria” [ASF, Piante Miscellanea Medicea; F.93, ins.4, c.281]. E’ un disegno schematico del sistema di offesa di tipo radente incorociato realizzato per messo di cannoni posti in troniere o casematte. La forma della fortezza rappresentata, a fogglia di rettangolo bastionato, è la stessa di Terra del Sole ed un confronto calligrafico con l’epistolario del Mora non lascia dubbi sull’attribuzione.

Il Mora trascorse poi 6 mesi tra Firenze e Pisa durante i quali lavorò ad un modello d’artiglieria [sfr. ASF, MdP; F.259°, c.598]. Nel 1568 elaborò nuovi studi sull’artiglieria e sulle architetture fortificate [cfr. ASF, MdP; F.527, c.62].
Nel 1569 pubblicò a Venezia “Il Soldato” in cui si ritrova un riferimento alla Città del Sole che si stava costruendo in Romagna. Il Mora contesta la costruzione "sopra l'orecchio de Belluardi, e uno per ciscun fianco, si come si veggono quelli della Città del Sole, che del continuo si fabbricano, ... che a me, ne l'uno ne l'altro modo sodisfa ... inutili & dannosi mi paiono".
Ma la presenza rilevata dal Mora di quattro cavalieri ai quattro baluardi non corrisponde alla realtà dato che i cavalieri della città fortezza sono solo due e posizionati sopra le guardie delle porte, al fianco delle cortine minori.