II modello: la fortezza di Domenico Mora

II modello: la fortezza di Domenico Mora
desegno del modoche se pò salvare la fanteria contro la cavalleria
ASF, Piante Miscellanea Medicea; F.93, ins.4, c.281
II 28 settembre 1564 Domenico Mora, architetto, ingegnere e soldato bolognese inviò a Cosimo I un modello di fortezza accompagnato da un disegno: la particolarità di avere "quattro cavaglieri posti per flan[chi] delli baluardi et batono essi scoprendo la campagna, oltre il maschio che li domina tutti" [ASF, MdP; F.510, c.340,341], faceva in modo che contro questo schema fortificato non sarebbe potuta "esser posta arteglieria per batterlo se non con suo grande disvantaggio" [Ibidem]. Molte altre volte il Mora fu interpellato dal Granduca di Toscana in qualità di esperto di tecniche ed architetture militari: tra i numerosi i lavori compiuti, e solo ora rintracciabili in una corrispondenza rimasta medita, il Mora mise a punto anche la "pianta...della fortezza di Castrocaro et il parere...in iscrito sopra di essa".
A questo indizio così importante per rintracciare quale fosse e a chi si dovesse attribuire un primo progetto di Terra del Sole, si aggiunge un’ulteriore documento: lo schizzo intitolato “desegno del modo che si po’ salvare la fanteria cotro la cavalleria” [ASF, Piante Miscellanea Medicea; F.93, ins.4, c.281]. E’ un disegno schematico del sistema di offesa di tipo radente incorociato realizzato per messo di cannoni posti in troniere o casematte. La forma della fortezza rappresentata, a fogglia di rettangolo bastionato, è la stessa di Terra del Sole ed un confronto calligrafico con l’epistolario del Mora non lascia dubbi sull’attribuzione. 
Domenico Mora pubblicò nel 1567 un libretto dedicato a Cosimo I “Tre questiti sopra far batteria, fortificare una cittàet ordinare battaglie quadrate, con una disputa di precedenza tra l’arme e le lettere”. [vedi tutto il testo link google books]
Il Mora trascorse poi 6 mesi tra Firenze e Pisa durante i quali lavorò ad un modello d’artiglieria [sfr. ASF, MdP; F.259°, c.598]. Nel 1568 elaborò nuovi studi sull’artiglieria e sulle architetture fortificate [cfr. ASF, MdP; F.527, c.62].
Nel 1569 pubblicò a Venezia “Il Soldato” in cui si ritrova un riferimento alla Città del Sole che si stava costruendo in Romagna. Il Mora contesta la costruzione "sopra l'orecchio de Belluardi, e uno per ciscun fianco, si come si veggono quelli della Città del Sole, che del continuo si fabbricano, ... che a me, ne l'uno ne l'altro modo sodisfa ... inutili & dannosi mi paiono".
Ma la presenza rilevata dal Mora di quattro cavalieri ai quattro baluardi non corrisponde alla realtà dato che i cavalieri della città fortezza sono solo due e posizionati sopra le guardie delle porte, al fianco delle cortine minori.