l'apoteosi di Cosimo

Apoteosi di Cosimo I; Giorgio Vasari (1511-1574); Firenze, Palazzo Vecchio (Palazzo della Signoria), Salone de' Cinquecento

«Si pensi al Salone dei Cinquecento … spazio ideale per la più spietata e laica celebrazione del potere assoluto mai prima di allora rappresentata in Italia e in Europa. Esempio perfetto di eterogenesi dei fini.
Con al centro del soffitto il Trionfo di Cosimo I, dove il duca appare simile a uno Zeus armato e minaccioso, circondato dagli stemmi della città e delle magistrature sottomesse e tutto intorno, negli affreschi delle pareti, le celebrazioni di atroci vittorie, di autonomie cancellate, di popoli sconfitti e umiliati — la conquista di Siena, la caduta di Pisa …  

Anche la fabbrica degli Uffizi, … insieme maestoso e leggero, nasce come affermazione di assolutismo.
Cosimo voleva che le tredici Magistrature (oggi diremmo i ministeri del suo esecutivo) fossero vicine alla Corte così da poter essere visitate e controllate in ogni momento.»
[Antonio Paolucci, L’OSSERVATORE ROMANO, 27-08-2011]