Le fonti archivistiche tracciano i percorsi della storia locale con le sue minuziose vicissitudini. L’analisi dei documenti antichi contribuisce alla comprensione del passato senza il quale non ci sarebbe il nostro presente. Le trame della memoria aiutano a tessere il mosaico della Storia e a disegnare scenari futuri. Conservare per conoscere, conservare per sopravvivere e andare oltre.
Imposizione fiscale
Tra le imposizioni che nel tempo vennero ad appesantire gli obblighi fiscali della comunità, quella per la fortificazione o muraglia costituì senza dubbio il motivo più ricorrente di controversia coi magistrati fiorentini e causa non poco determinante di consistenti indebitamenti con le casse dello Stato. In primo luogo perché da tassa straordinaria si tramutò presto in ordinaria, per essere poi convertita, a venticinque anni di distanza dalla sua istituzione, ai lavori di fortificazione di Castrocaro, la Città o Terra del Sole, continuando a esser corrisposta - una volta terminati - alla Gabella di Firenze, per essere poi versata, dal 1674, alla Depositeria generale. In secondo luogo perché tale imposta si fondava prevalentemente sugli aumenti, o «accrescimenti», di volta in volta decretati sul prezzo del sale, un genere di consumo di prima necessità gestito in regime di monopolio dalla Dominante e solo teoricamente proporzionato, quanto all’accollo, ai bisogni effettivi degli abitanti della città e del contado.
Esemplare e significativa, a questo proposito, fu la controversia che si accese tra le due parti quando Arezzo, nel 1567, chiese di essere indennizzata dalle Cortine e dai trentuno comuni del vecchio contado, obbligati a levare il sale dalla Dogana di Arezzo, delle perdite di parte degli assegnamenti che la comunità doveva destinare, per ordine dei superiori, ai lavori di fortificazione della Città del Sole.
[da "Economia e fiscalità ad Arezzo in epoca moderna, Conflitti e complicità tra centro e periferia nella Toscana dei Medici 1530 - 1737", PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO, SAGGI 54, MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI, 1999]
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