FOTOGRAFIE LIBERE IN ARCHIVI E BIBLIOTECHE

DAL 29 AGOSTO FOTOGRAFIE LIBERE IN ARCHIVI E BIBLIOTECHE
Lo scorso 2 agosto il Senato ha approvato definitivamente il ddl concorrenza che sancisce la liberalizzazione delle riproduzioni digitali con mezzo proprio in archivi e biblioteche per finalità culturali (art. 1, c. 171). Il testo del ddl, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale (http://www.gazzettaufficiale.it/…/originario;jsessionid=yvp…), entrerà in vigore mercoledì 29 agosto. Solo a partire da questa data saranno finalmente libere per legge le fotografie, scattate dagli utenti con la propria fotocamera o smartphone (senza flash, stativi o treppiedi), di documenti d’archivio consultabili in via ordinaria e di volumi a stampa non più coperti da diritto d’autore. Nel lessico giuridico libere non significa solamente “gratuite”, ma anche esenti da qualsiasi autorizzazione preventiva, esattamente come oggi avviene nei musei. Sarà inoltre possibile diffondere e scambiare con qualunque mezzo le fotografie di beni bibliografici e archivistici per qualsiasi finalità culturale diversa dal lucro, non più quindi solo per ragioni strettamente “personali” o “di studio” come previsto sinora.
È questo, in sintesi, il senso della modifica all’art. 108 del Codice dei Beni Culturali introdotta dal ddl concorrenza, la quale rappresenta una conquista importante nell’ambito della democrazia del sapere (per il dettaglio delle modifiche normative: https://fotoliberebbcc.wordpress.com/…/il-ddl-concorrenza-…/), nella misura in cui allinea l’Italia ai migliori standard internazionali portando a termine il percorso di liberalizzazione della fotografia del bene culturale avviato tre anni fa (http://www.rmojs.unina.it/index.php/rm/article/view/5066): il decreto legge “Art Bonus” nel mese di giugno del 2014 aveva infatti inizialmente reso libere le riproduzioni dei beni culturali, salvo poi escludere dalla liberalizzazione i beni bibliografici e archivistici, per effetto di un emendamento restrittivo approvato un mese più tardi nel corso della conversione dell’ “Art Bonus” in legge. In ragione di questa esclusione, dal 9 luglio 2014 in archivi e biblioteche tornarono ad essere imposti tariffe e divieti di riproduzione, con grave danno per l’utenza. A seguito di questa insensata retromarcia, per dare voce alle ragioni di chi svolge attività di ricerca, si costituì il movimento “Fotografie libere per i Beni Culturali” che, su diretto suggerimento di Umberto Eco, a partire dall’autunno del 2014 diede il via a una ampia petizione per promuovere il ripristino dello spirito originario dell’Art Bonus.
A distanza di circa tre anni, con l’approvazione definitiva del ddl concorrenza, questa battaglia può oggi dirsi finalmente vinta. Tuttavia, per rendere massimamente efficace questa importante riforma sarà ora indispensabile intervenire opportunamente in sede attuativa, traducendo le cinque linee guida della mozione del Consiglio Superiore Mibact del 16 giugno 2016 sulla riproduzione dei beni bibliografici e archivistici (http://www.beniculturali.it/…/1463492168928_Mozione_Riprodu…) in vero e proprio regolamento ministeriale, opportunità che è stata già puntualmente evidenziata dal direttivo ANAI in un comunicato del 16 giugno 2016 (http://www.anai.org/anai-cms/cms.view?numDoc=969&munu_str=). 
Una vittoria di tutti
La libera fotografia in archivi e biblioteche è una conquista civile a sostegno anzitutto di chi, attraverso lo studio, contribuisce ogni giorno a valorizzare le fonti documentarie, capace di rinsaldare il vincolo fiduciario che dovrebbe legare l’utenza all’amministrazione pubblica. Una vittoria di tutti, prima ancora che del movimento, che non sarebbe mai stata possibile senza l’adesione convinta di 4500 storici dell’arte, dell’architettura, della musica, archeologi, filologi, genealogisti, linguisti, storici, musicologi, restauratori, bibliotecari, archivisti, paleografi, codicologi e diplomatisti, sia italiani che stranieri (https://fotoliberebbcc.wordpress.com/c…/adesioni-e-contatti/): una pluralità di voci che rappresentano il mondo dell’università a tutti i livelli -dallo studente al docente emerito-, la realtà della pubblica amministrazione, ma anche quella di semplici cittadini interessati alla ricerca storica e consapevoli degli indubbi benefici che può produrre la libera riproduzione dei beni culturali nei confronti della libera ricerca e, in generale, di fruizione più democratica e inclusiva del patrimonio documentario.
Va ricordata l’adesione non solo di singoli, ma anche di istituti e associazioni legate al mondo della ricerca e dei beni culturali, come l’Associazione Nazionale Archeologi (ANA), l’Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI), Archivisti in Movimento (Archim), la Confederazione Italiana Archeologi (CIA), l’Associazione Dottorandi e Dottori di ricerca Italiani (ADI), l’Associazione Precari della Ricerca Italiani (APRI), l’Accademia degli Intronati di Siena, il Fondo Ambiente Italiano (FAI), la Fondazione d’arte Trossi-Uberti di Livorno, la Società italiana per lo studio della storia contemporanea (SISSCO), Historical Archives of the European Union (European University Institute), la rivista “Reti Medievali”, la Società dei Filologi della Letteratura Italiana (SFLI) e Wikimedia Italia, associazione che da sempre si batte per la diffusione della conoscenza libera. Si ricorda inoltre l’adesione di Melania Zanetti, in qualità di Presidente dell’Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e Biblioteche (AICRAB), Luigi Zangheri, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, Marco Contini, Presidente dell’Associazione “Conoscere per Deliberare” e Direttore della “Società Pannunzio per la libertà d’informazione” e Gabriella Alfieri, Presidente del Comitato per l’Edizione Nazionale di Verga. 
Ringraziamenti
Al di là della quantità e qualità delle firme raccolte, un caloroso ringraziamento va rivolto anzitutto a chi è intervenuto attivamente a favore della liberalizzazione, senza il cui apporto non sarebbe forse stato possibile giungere a questo risultato. Un grazie quindi a Roberto Delle Donne, Rosa Maiello, Giuliano Volpe, Carlo Federici, Massimo Bray, Paola Carucci, Claudio Ciociola, Carlo Federici, Mariella Guercio, Mauro Guerrini, Daniele Manacorda, Gino Roncaglia, Salvatore Settis e Giovanni Solimine.
Negli ultimi tre anni il movimento “Fotografie libere per i Beni Culturali” si è confrontato proficuamente con il Mibact, che ha dimostrato disponibilità al dialogo e al confronto costruttivo. Cogliamo dunque l’occasione per ringraziare, il ministro Dario Franceschini e il consigliere giuridico Lorenzo Casini, il Capo di Gabinetto Giampaolo d’Andrea, il Segretario Generale Antonio Maria Pasqua Recchia, il Sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, Andrea De Pasquale e Micaela Procaccia in rappresentanza delle Direzioni Generali Archivi e Biblioteche ma, in modo particolare, il Consiglio Superiore Mibact e il suo presidente, Giuliano Volpe, al quale si deve l’approvazione di due importanti mozioni a sostegno della libera riproduzione. Per l’energico impegno nelle aule parlamentari si ringraziano inoltre l’on. Manuela Ghizzoni e il sen. Walter Tocci, i quali hanno depositato ben due disegni di legge a favore della libera riproduzione, e il Presidente della Commissione Cultura al Senato, il sen. Andrea Marcucci, per l’emendamento al ddl Concorrenza che ha reso possibile la modifica dell’art. 108. Un grazie anche ai parlamentari che, sensibili anche alle ragioni della ricerca storica e della libera fotografia, hanno promosso l’approvazione in extremis del ddl concorrenza, in particolare agli onn. Veronica Tentori, Roberto Rampi, Andrea Mazziotti, Mara Mucci, Ivan Catalano e Adriana Galgano.
Siamo infine riconoscenti a chi ha a vario titolo ha sostenuto l’attività di “Fotografie libere per i Beni Culturali”, in particolare a Simone Aliprandi, Rita Auriemma, Andrea Barazzuol, Salvo Barrano, Giulia Barrera, Ernesto Belisario, Roberta Bernabei, Valeria Boi, Antonio Bonatesta, Rita Borioni, Franco Cambi, Francesca Cappelletti, Andrea Carandini, Veronica Carpita, Marco Ciurcina, Marisa Dalai Emiliani, Marco De Nicolò, Michele De Vitis, Sara Di Giorgio, Marcello Fagiolo, Andrea Fama, Pierluigi Feliciati, Claudio Giunta, Giorgia Leoni, Lorenzo Losa, Martina Mancinelli, Giuliana Mancini, Carolina Marconi, Luca Martinelli, Vincenzo Melodia, Paolo Nagliati, Silvia Orlandi, Ludovico Ortona, Erminia Gentile Ortona, Carlo Pavolini, Antonio Pinelli, Alessandro Pintucci, Valentina Porcheddu, Giorgio Resta, Angelo Restaino, Paola Romi, Mirella Serlorenzi, Bruno Zanardi, Andrea Zanni. Un grazie infine anche a Fabrizio Federici, Ilaria Giupponi, Raffaele Lupoli, Helga Marsala, Alessandra Pigliaru, Gian Antonio Stella e a tutti coloro i quali hanno scelto di dare rilievo a questa problematica sulle pagine di riviste e quotidiani nazionali.
Mirco Modolo
Andrea Brugnoli
Stefano Gardini
Amedeo Tumicelli
"Fotografie libere per i Beni Culturali"
Movimento a favore della riproduzione libera e gratuita delle fonti documentarie in archivi e biblioteche per finalità di ricerca (https://fotoliberebbcc.wordpress.com/)